tema musicale consigliato Valzer da La Traviata di Giuseppe Verdi
Fiaba di Paola Mazza
C’era una volta un Re, che amava la cucina, anzi l’alta cucina, e così decise di chiamare al suo cospetto i più celebri cuochi del mondo, per scoprire tutti i segreti delle più famose ricette.
Iniziò dalla Francia, poi sperimentò la cucina giapponese, poi quella indiana, messicana … ma ecco che un giorno si presentò al Castello un cuoco italiano, un po’ bizzarro, che portava nella sua cesta solo pochi ingredienti: farina, acqua, sale e qualche uova e così il Re gli disse che non lo avrebbe mai soddisfatto con così pochi ingredienti, ma l’Italiano rispose che i suoi piatti erano arricchiti dalla fantasia e così in un batter d’occhio creò per il Re innumerevoli forme di pasta: lunga, corta, a nido, arricciata, da gustare in brodo o con la panna o semplicemente condita con burro e parmigiano o ancora con pomodoro e basilico.
Il cuoco aveva anche un altro segreto ogni tipo di pasta nasceva come per magia da una favola e questo ingrediente stupì così tanto il Re che introdusse questo piatto, sulla sua tavola imperiale, con l’appellativo di “Sua Altezza”.
Nel corso degli anni l’Italiano si inventò per il Re i lunghissimi spaghetti per le grandi abbuffate in compagnia, gli arricciatissimi fusilli, le farfalle dedicate alla bellezza della natura, le penne ispirate alla laboriosità degli studenti, le stelline da gustare in brodo per far sognare i più piccini, le tagliatelle racchiuse in un nido dorato per ricordare la dolcezza della casa, i maltagliati un po’ carnevaleschi, i maccheroni sempre allegri e tanta altra pasta di varie forme e colori.
La festa della pasta proseguì per anni ed anni ed il cuoco italiano divenne così famoso che la sua pasta venne imitata in tutto il mondo, ma senza quel tocco di fantasia tutta italiana rimase solo un piatto senza favola…