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Parma, al centro della Pianura Padana, nel Nord dell’Italia, vanta un indiscusso primato in campo alimentare.

L’attuale posizione di leadership si fonda su un lungo processo che affonda le proprie radici nella storia e prende l’avvio in epoca pre-romana con una forte caratterizzazione data dall’allevamento, in special modo suino, e dalla conservazione delle carni, favorita dalla presenza in loco di sorgenti di acqua salata.

Lo sviluppo economico del XIII secolo e la vasta azione di bonifica delle zone acquitrinose della pianura del fiume Po intrapresa dagli ordini monastici, consentirono l’estensione del pascolo stabile e posero le premesse per la messa a punto delle tecnologie di produzione del formaggio Parmigiano.

La crescita dell’attività casearia finì col trainare a sua volta lo sviluppo dell’allevamento suino, che trovava e tuttora trova negli avanzi di lavorazione del Parmigiano, eccellente materia prima per l’alimentazione degli animali.

La felice concomitanza territoriale e culturale ha permesso nei secoli la messa a punto di prodotti tipici di eccellenza, quali i salumi, il formaggio Parmigiano, i derivati dalla trasformazione del pomodoro e la pasta e lo sviluppo di tecnologie per la conservazione degli alimenti in genere.

A partire dal XVI secolo Parma ha saputo far tesoro delle innovazioni gastronomiche che la presenza di una Corte e di personale “straniero” portava, affiancando ai propri prodotti di qualità gusto e raffinatezza di elaborazione.

La storia, la cultura e la tradizione di lunghissima durata dei prodotti d’eccellenza si intrecciano così con le figure di spicco in ambito gastronomico presenti a Parma, portatrici di significative novità, tali da arricchire il patrimonio culinario parmense.

La cultura del cibo darà poi vita ad una serie significativa di strutture – dalla Stazione Sperimentale delle Conserve Alimentari al Centro Lattiero Caseario, dalla Fiera delle Conserve alla Scuola Internazionale di Cucina – destinate a promuovere in maniera esponenziale il settore agro-alimentare.

Una cultura del cibo così radicata e profonda ha lasciato tracce indelebili, non solo nel pianeta del gusto, ma anche nell’arte e nella cultura del territorio. Proviamo ad esplorarle.

I prodotti: le opere d’arte del gusto