La casetta nel bosco

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tema musicale consigliato Scene dal Bosco di R. Schumann

Fiaba di Paola Mazza

C’era una volta, Leontina una simpatica nonnina che ogni sera raccontava a suoi tre nipotini Polly, Titì e Cesco, delle storie fantastiche. I bambini erano sempre molto attenti, perché la nonna sapeva sempre sorprenderli.

Una sera di autunno inoltrato, mentre c’era un forte temporale, la nonna con i suoi nipotini si sedette vicino al camino e come di consueto iniziò il suo racconto …

“Carissimi bambini, c’era una volta Lully una bambina molto curiosa e vivace che amava passeggiare nei boschi e ne conosceva ogni segreto e particolarità. Un giorno mentre stava facendo ritorno verso casa sentì un fruscio fra le foglie, così senza pensarci due volte decise di scoprire cosa avesse provocato quel fragore così insolito, quando all’improvviso vide una farfalla color bronzo cangiante svolazzare fra i rami, la inseguì fino ad arrivare ad una casetta, no anzi ad un fungo gigante. Era meraviglioso, dal corpo ben tornito, di colore bianco, con una porticina marrone ed un cappello rosso, che sembrava un tetto, con dei puntini bianchi, che fungevano anche da finestrelle e un comignolo a forma di funghetto che fumava creando dei cerchi verso il cielo. La bambina capì che si trattava di un fungo magico e per la scoperta si entusiasmò, tanto che si avvicinò e bussò alla porta – “Toc Toc non c’è nessuno? “ – Chiese a gran voce! – Da una finestrella si affacciò una fanciulla che la invitò ad entrare e le offrì una tazza di tè al sapore di prezzemolo e fungo porcino. La fanciulla aveva le sembianze di un funghetto, anzi di una funghetta, si presentò dicendo: – “Benvenuta nel Regno dei Funghi, io sono Spugnola e vivo qui in questa casetta con tutta la mia famiglia di funghetti: Porcino dal carattere intenso, ma molto gradevole anzi oserei dire prelibato, Prataiolo dotto, Gallinaccio brillante e saporito, Pioppino gentile e molto profumato, Ovolo buono come il Cibo degli Dei, Chiodino un po’ stizzoso, Prugnolo sinuoso, Mazza di Tamburo che nonostante il nome è tenero e garbato e da ultimo Cardoncello molto sincero, ma che è anche il più bello” – La fanciulla, tutta contenta per la grandiosa scoperta, rispose: – “Io sono Lully e sono una bambina di 8 anni, vivo alle pendici del bosco con la mia famiglia: mamma, papà, un cane e un gatto e adoro passeggiare per il bosco e conoscere nuovi amici.” – La funghetta era molto contenta di questa amicizia con Lully, una bambina così rispettosa della diversità e così le raccontò che spesso gli umani sono poco gentili e con un po’ di amarezza nel cuore disse: – “Ci calpestano e non si curano delle bellezze del bosco e per riparaci da questa ingiustizia ci siamo rifugiati in questo fungo magico, che pur essendo molto bello è anche molto velenoso e gli umani lo evitano.” – La bambina si era rattristata ad ascoltare questa storia, così la funghetta per farle tornare il sorriso le disse – “Se vuoi puoi assaggiarmi, ti basta un morso leggero e diventerai magica anche tu” – la bambina non esitò, morsicò delicatamente la funghetta e dopo pochi istanti si trasformò in una farfalla, nella farfalla Lully. La bambina era contentissima poteva volare e osservare il mondo dall’alto ed anche il magico Regno dei Funghi. Ma l’incantesimo durò pochi minuti e la bambina ben presto ritornò umana, all’improvviso si ricordò che a casa la sua mamma la stava aspettando, salutò la sua nuova amica funghetta, ringraziandola per l’avventura meravigliosa che le aveva fatto vivere. La bambina tutta trafelata rientrò a casa e raccontò della sua giornata insolita e la mamma le disse – “mia piccina i funghi sono magici e il Regno dei Funghi è un luogo davvero incantato e solo coloro che amano veramente il bosco possono comprendere questa magia ed anche la tua meravigliosa storia”.

La nonna aveva terminato la sua fiaba e nel frattempo i tre nipotini si erano addormentati e stavano già sognando di una casetta a forma di fungo e fantasticando sulle avventure dei funghetti Porcino, Cardoncello, Chiodino e naturalmente di Spugnola e della sua amica Lully, così con il sorriso sulle labbra la nonna Leontina rimase ancora un po’ ad osservare il fuoco del camino ed a volare con la fantasia, per creare nuove storie da raccontare ai suoi tre cari nipotini.