Description
Sui colli a sinistra del Taro e a sud della Via Emilia le viscere della terra custodiscono un tesoro prezioso: acque salse, impiegate per millenni per estrarre il sale e protette da rocche e castelli.
Ma anche acque curative dagli effetti benefici, scoperti solo a partire dall’Ottocento che hanno trasformato un piccolo villaggio in uno straordinario centro termale reso affascinante dalla ricchezza del gusto liberty profuso a piene mani da artisti geniali.
SALSOMAGGIORE: TERME E SALE
Adagiata sulle colline a pochi chilometri da Fidenza, percorsa da ampi viali alberati e costellata da parchi e giardini, la cittadina di Salsomaggiore deve la sua fama agli stabilimenti termali tra i più grandi in Europa.
Le proprietà terapeutiche delle sue acque salsobromoiodiche ad elevata mineralizzazione furono scoperte 150 anni fa da Lorenzo Berzieri a cui è dedicato lo straordinario centro termale in stile liberty sede di uno dei centri termali, oggi monumento nazionale. Realizzato tra il 1913 e il 1923 su progetto dall’architetto Ugo Giusti, lo scenografico complesso è caratterizzato sia internamente che lungo le facciate da una serie di splendide decorazioni a motivi floreali e zoomorfi, con assonanze stilistiche di gusto orientale, frutto della fertile attività di Galileo Chini.
Il volto di Salsomaggiore si costruisce velocemente alla fine dell’Ottocento assumendo uno stile particolare che, se ha caratteristiche comuni alle altre Villes d’Eaux europee, con le quali doveva competere, ha pure peculiarità che ne segnano l’aspetto attuale, dopo trasformazioni anche profonde.
Possiamo parlare ancora oggi di Salsomaggiore come città liberty, e includervi, accanto a episodi propriamente liberty come la gabbia del Pozzo Scotti e la pensilina dell’ex Grand Hôtel des Thermes dovuti ad Alessandro Mazzucotelli, una rigogliosa stagione déco di cui l’edificio delle Terme Berzieri è uno dei campioni più straordinari e grandiosi.
Una città con una vocazione alla decorazione scenica che inizia nei tempi del Liberty “storico”, degli ultimi decenni dell’Ottocento, con un’unità stilistica propria delle città termali europee. A cui, tuttavia, si affianca la modernità e l’efficienza di strutture al servizio della salute e della bellezza del corpo. Nel Parco Mazzini, nel cuore della città, alle spalle delle Terme Berzieri, sorge, infatti, il moderno complesso delle Terme Luigi Zoja, inaugurato nel 1968. Lo stabilimento termale è dotato di moderne attrezzature che lo pongono all’avanguardia nel campo della terapia termale a livello internazionale.
SALSOMINORE
Ma prima della sua meritata fama termale, Salsomaggiore è stata per secoli una “salina”, luogo dai cui pozzi già in epoca preromana veniva estratta acqua salata per produrre prezioso sale, destinato ad alimentare la fiorente industria alimentare locale dei salumi e dei formaggi, e di cui rimangono importanti resti di epoca farnesiana nel vicino centro di Salsominore.
SCIPIONE CASTELLO
Il Castello di Scipione, importante roccaforte dei Marchesi Pallavicino, fu fondato da Alberto Pallavicino nel 1025 ed è uno dei più antichi della regione. Il castello rientrava nell’ampio sistema difensivo approntato dai Pallavicino per la protezione e il controllo del proprio Stato che abbracciava un vasto territorio compreso tra i Comuni e le Diocesi di Parma, Cremona e Piacenza, dal Po all’Appennino. La leggenda vuole che il Castello debba il suo nome ad una preesistente villa romana costruita da consanguinei di Publio Cornelio Scipione l’Emiliano, il generale che annientò Cartagine. La sua funzione di controllo e difesa delle saline fu determinante per le fortune dei Pallavicino, che gestirono per secoli l’estrazione e il commercio del sale.
Ricostruito e ampliato nel 1447 dai fratelli Lodovico e Giovanni Pallavicino deopo le vicissitudini delle guerre tra Guelfi e Ghibellini, venne notevolmente trasformato intorno alla metà del Seicento con la costruzione dell’elegante loggiato aperto sul paesaggio collinare, del grande portale d’accesso al cortile d’onore sormontato dallo stemma di famiglia, e all’interno dei saloni, con gli affreschi e importanti soffitti a cassettoni decorati.
Il castello, circondato dal piccolo borgo medievale, domina dall’alto le colline di grande valore paesaggistico che circondano il Parco Regionale dello Stirone e del Piacenziano.
Il Castello di Scipione, per la sua importanza storico-artistica e paesaggistica è stato dichiarato Monumento Nazionale già nel 1922.
Il castello, tranne che per un breve periodo dopo la I Guerra mondiale, è sempre rimasto nelle mani della famiglia Pallavicino, che ancor oggi lo abita.
Importanti lavori di restauro, condotti nel 2011 hanno permesso l’apertura al pubblico dell’ala Nord Ovest con ambienti riccamente decorati da affreschi e delle scuderie seicentesche.